Registrazione alla Corte dei Conti e prossima pubblicazione in gazzetta del decreto di riparto del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria
Lo scorso 21 settembre 2023, sul sito del Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio è stata data notizia della registrazione alla Corte dei conti, e che risulta in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto 10 agosto 2023, emanato di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro delle imprese e del Made in Italy ed il Ministro dell’economia e delle finanze, con il quale sono state ripartite le risorse, pari a 140 milioni per il 2023, del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria, istituito dalla legge di bilancio 2022.
Le risorse sono così ripartite:
- 10 milioni per contributi a favore delle edicole;
- 60 milioni per il contributo straordinario per le copie vendute nel 2022;
- 15 milioni per l’assunzione di giovani giornalisti e professionisti con competenze digitali e per la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti giornalistici a tempo determinato e co.co.co.;
- 55 milioni per gli investimenti in tecnologie innovative, così suddivisi:
- 10 milioni a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici e delle agenzie di stampa
- 20 milioni a favore dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali
- 15 milioni a favore dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) locali
- 10 milioni a favore dei titolari di concessioni radiofoniche e dei consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB.
Come per l’anno 2022, le modalità per la fruizione dei contributi saranno definite con un primo provvedimento del Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, avente ad oggetto le misure immediatamente operative (articoli 2 e 4 del D.P.C.M. 10 agosto 2023), e un secondo provvedimento relativo alle altre agevolazioni (articoli 3, 5 e 6 del D.P.C.M. 10 agosto 2023) la cui efficacia è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.